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Rombo di tuono Gigi Riva
Gigi Riva è considerato da molti esperti del calcio Gigi Riva al Cagliari come il più grande attac...

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Rombo di tuono Gigi Riva

Un mito del calcio italiano


Gigi Riva è considerato da molti esperti del calcio
come il più grande attaccante italiano del dopoguerra.
Rombo di tuono ha rappresentato il mix ideale che deve caratterizzare un grande cannoniere: forza, velocità, tecnica e carattere lo hanno reso un personaggio amato da tutti gli appassionati di calcio. Diciottenne, esordisce in serie C con il Legnano per poi essere ingaggiato dal Cagliari nel 1963.
Nella squadra sarda rimane per tutta la carriera, nonostante i più grandi club italiani abbiano con insistenza cercato di accaparrarselo. Il grande sinistro di rombo di tuono fa uscire il Cagliari dall'ombra, fino a vincere uno storico scudetto, unico per i sardi, nel 1970.
Nello stesso anno, vince la classifica dei cannonieri del campionato italiano, già vinta nel 67 e nel 69.
In Sardegna gioca 13 campionati consecutivi, disputando ben 289 incontri con 155 reti; è un'ottima media, se si considerano i numerosi infortuni patiti dal campione.
La sua fede al Cagliari lo ha reso una bandiera, il suo carattere e la sua serietà un esempio per i più giovani. In nazionale gioca 42 partite, segnando 35 gol (2 più di Meazza) e contribuendo al successo italiano ai Campionati Europei del 1968.
Il sogno mondiale nel 1970 in Messico è cancellato in finale dal Brasile di Pelè, dopo che, in semifinale,

Gigi Riva in nazionale

un grande Riva contribuisce allo spettacolare 4 a 3 sulla Germania.
Gigi Riva, insieme a Piola e Meazza, è stato il più grande attaccante italiano: il suo gioco è caratterizzato da una prorompente esuberanza fisica, che gli è valsa il celeberrimo soprannome da parte di Gianni Brera: Rombo di tuono. Il triennio 67/70, oltre ad essere stato il più titolato, è stato anche quello più travagliato per Riva: frattura del perone sinistro (in nazionale nel 1967) e frattura del perone destro (1970 in nazionale, ma dopo i mondiali).
Termina la carriera nel 1976, in seguito ad un altro incidente di gioco (l'ultimo match il 01/02/1976 Cagliari-Milan 1-3). La fedeltà di Riva ad un'unica squadra ha fatto sì che tra i grandi campioni sia uno dei meno titolati, ma questo non toglie nulla al suo valore: rimane uno dei più grandi attaccanti di tutti i tempi. Dopo un periodo di presidenza del Cagliari, Riva approda nello staff della nazionale, dove tuttora svolge il ruolo di team-manager.

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